Marco Boato - attività politica e istituzionale | ||||||||||||||||
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Trento, 24 maggio 2004 La triplice sconfitta del centro-sinistra nelle votazioni di ballottaggio per i Comuni di Mori, Lavis e Ala è un segnale negativo che non va sottovalutato. E’ necessario aprire una riflessione critica in tutta la coalizione, non solo a livello locale, ma anche sul piano provinciale. Ogni elezione comunale ha una sua storia e proprie peculiarità locali. Ma sarebbe per tutti miope e irresponsabile ridurre solo alla dimensione locale le cause di una sconfitta che, con caratteristiche diverse, si è purtroppo ripetuta in tutti i comuni che sono andati al ballottaggio. D’altra parte, un campanello d’allarme era già suonato il 9 maggio nel comune di Nago-Torbole, dove l’incapacità di riunire e rinnovare l’intera coalizione del centro-sinistra autonomista aveva già determinato una sconfitta largamente evitabile. Le divisioni all’interno della Margherita, l’incoerenza del Patt, alcuni segni di debolezza nella sinistra, l’incapacità di capire che, nella logica del sistema elettorale maggioritario, la coalizione deve saper coinvolgere tutte le forze politiche del centro-sinistra autonomista, grandi o piccole che siano: questi sono alcuni dei principali fattori che hanno contribuito a determinare l’esito negativo del voto di domenica 23 maggio. Poiché l’anno prossimo, nella primavera del 2005, si voterà in tutti gli altri comuni del Trentino, sarà opportuno che le forze politiche della coalizione Intesa democratica autonomista – che ha saputo vincere in modo forte e convincente nelle elezioni provinciali del 26 ottobre 2003 – ritrovino al loro interno e collegialmente una capacità di analisi critica e di rinnovata prospettiva per il futuro. Il centro-sinistra autonomista sa essere vincente quando prevale lo spirito di coalizione, la valorizzazione del pluralismo interno nell’unità politico-programmatica, il gioco di squadra, la lealtà dei comportamenti rispetto ai propri candidati e la massima apertura alle istanze di rinnovamento che provengono dalla società civile. Se invece prevalgono divisioni, esclusioni, incoerenza e divaricazioni rispetto alla coalizione, voti trasversali rispetto ai candidati, conflittualità ricorrenti, mancanza di collegialità e di corresponsabilità, i risultati negativi, pur limitati, di oggi possono essere forieri di difficoltà più ampie per il domani. Soprattutto, è emersa una difficoltà di pieno radicamento della coalizione provinciale anche sul piano comunale. Se prevalgono i localismi, questo significa che il disegno e la guida politica rischiano di appannarsi. Ed è proprio una piena e consapevole assunzione di responsabilità politica che è invece necessaria, da parte di tutti, per evitare che altri gravi errori si ripetano su scala più ampia. Marco Boato
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MARCO BOATO |
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